Come funziona la tampografia?
Nella forma calcografica (cliché), i punti di immagine sono applicati come incavature in base all’immagine di stampa. In tal modo, i punti di immagine si trovano più in profondità rispetto ai punti di non immagine. Queste incavature vengono create con diversi processi produttivi. I processi oggi più utilizzati fanno uso del laser e della tecnica di esposizione. Il cliché viene inondato con l’inchiostro di stampa e rimosso con una racla, quindi l’inchiostro rimane soltanto nelle incavature.
L’inchiostro viene trasferito indirettamente con un supporto intermedio (tampone di stampa). Quest’ultimo è composto da una miscela di gomma siliconica flessibile e consente così di adattarsi alle varie forme superficiali. I tamponi di stampa esistono in varie dimensioni, forme e gradi di durezza. Il tampone di stampa viene pressato sul cliché e preleva l’inchiostro dalle incavature. Nella fase successiva, il tampone si srotola sul materiale di stampa trasferendo l’immagine. Grazie alla sua elasticità è possibile stampare anche superfici irregolari.